Un imballaggio deve essere
La voce della Fondazione
Numero 5, settembre 2024
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Il packaging è dappertutto
Ogni anno, ognuno di noi entra in contatto con almeno 8000 imballaggi. È un mezzo potente, più di quanto spesso si consideri.
[chi siamo
Il 29 Maggio 2020 nasce la Fondazione Carta Etica del Packaging. La Fondazione prende il nome dalla Carta Etica del Packaging, nata nel 2015, da una riflessione condivisa tra Edizioni Dativo e Politecnico di Milano che ha dato vita a un documento di 10 Valori utili ad accompagnare il packaging verso un futuro più consapevole.
Perché sostenerci
La Carta Etica del Packaging ribadisce che noi tutti siamo soggetti implicati in un sistema di progettazione, produzione, utilizzo, consumo e riuso dell’imballaggio.
La Carta Etica del Packaging ci ricorda che, nel rispetto del ruolo di ciascun soggetto, è indispensabile mettere al centro il consumatore.
Il tuo contributo potrà sostenere progetti nel campo della formazione, ricerche e premi internazionali, dossier, iniziative culturali con lo scopo di favorire una nuova cultura d’impresa, etica e sostenibile, per la filiera del packaging.
Ai sensi dell’art. 83 co. 2 del DLgs. 117/2017, le erogazioni liberali effettuate a favore degli enti del Terzo settore non commerciali sono deducibili dal reddito complessivo netto del soggetto erogatore nel limite del 10% del reddito complessivo dichiarato (cfr. DM 28.11.2019) Per le persone fisiche la detrazione è 30% nel limite massimo di 30000 euro. Condizione versamento tramite mezzi tracciabili.
I nostri Progetti
La Fondazione Carta Etica del Packaging sostiene progetti per stimolare una riflessione progettuale del packaging responsabile, equilibrata e trasparente; per garantire alla filiera professionalità di valore ed educare le nuove generazioni; per promuovere linee guida e strumenti a supporto di un’innovazione sicura, etica e sostenibile.
Storie di Etica
Nel mese di aprile 2024, il Parlamento europeo ha approvato a larga maggioranza, dopo un lungo e complesso iter iniziato nel novembre 2022, il Regolamento sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio (PPWR), che mira a contrastare la costante crescita dei rifiuti, ad armonizzare le norme del mercato interno dell’UE e a promuovere l’economia circolare.
Fin dalla sua proposta iniziale, il regolamento ha generato un forte dibattito all’interno del settore, perché se da un lato ha raccolto consensi intorno a principi ampiamente condivisi – standardizzazione delle regole europee, accelerazione nella spinta verso la riciclabilità del packaging e messa in campo di strategie di prevenzione per limitare la produzione di rifiuti – dall’altro ha generato grandi perplessità nel proporre il riuso come soluzione primaria, con divieti non sempre supportati da chiare evidenze di miglior impatto ambientale, e senza considerare la grande variabilità di condizioni e contesti di produzione, consumo e gestione post-consumo che caratterizzano le diverse nazioni europee.