La pandemia ci spinge a riflettere in modo nuovo: come sarebbe stato possibile, in piena emergenza epidemiologica, un mondo senza packaging?
gennaio 2021
La pandemia ci spinge a riflettere in modo nuovo: come sarebbe stato possibile, in piena emergenza epidemiologica, un mondo senza packaging?
Forse mai come in questa situazione si è accorciata la distanza tra la percezione che si ha del packaging ed il suo valore di servizio nella vita di tutti i giorni in termini di sicurezza, protezione e accessibilità.
“Il packaging allunga la vita”, il documento edito dall’Istituto Italiano Imballaggio nel 2016, sembra quanto mai attuale e profetico. In modo semplice e un po’ scherzoso, il documento conduce il lettore, soprattutto quello “non addetto ai lavori”, a conoscere il dietro le quinte del packaging rivelandone il suo ruolo nella minimizzazione degli sprechi alimentari, la sua capacità di conservare, anche per lunghi periodi, il gusto, il sapore e l’integrità dei prodotti, la garanzia di protezione da contaminazione, la sua adattabilità agli spostamenti.
La Fondazione Carta Etica del Packaging ha in programma un aggiornamento dello studio con lo scopo di stimolare riflessioni sul ruolo proattivo e collettivo dell’imballaggio alla luce del nuovo mondo che il Covid ci lascerà in eredità.