[04. Accessibile
È l’imballaggio capace di proporsi in modo “facile” a chi lo utilizza. Accessibile è il packaging quando sa offrirsi all’utilizzo in modo semplice e intuitivo, e così tiene conto del diritto di ogni consumatore di poter avvicinare, comprendere e usare un prodotto.
Bellezza senza barriere: il packaging cosmetico si fa sempre più inclusivo
Nonostante i progressi compiuti negli ultimi anni, nella nostra società la disabilità è purtroppo ancora vista come un’imperfezione, come un difetto da mascherare. Le persone con disabilità devono ancora lottare quotidianamente contro innumerevoli barriere, non solo fisiche ed economiche, ma soprattutto sociali, che le escludono dalla piena partecipazione attiva alla vita pubblica. Non è un caso, infatti, che un numero ancora elevato di persone disabili decida di rimanere a casa propria per nascondere la propria condizione. Eppure, anche all’interno dell’ambiente domestico le persone con disabilità possono incontrare numerose difficoltà. Tra queste, anche gli imballaggi della maggior parte dei prodotti possono rappresentare un vero e proprio ostacolo alle attività quotidiane.
Possono essere identificati quattro tipi di disabilità: confinamento individuale (confinamento a letto, su una sedia non a rotelle o a casa), disabilità nella funzione (difficoltà a vestirsi, lavarsi, fare il bagno, alimentarsi), disabilità nel movimento (difficoltà a camminare, salire le scale, chinarsi, sdraiarsi, sedersi) e disabilità sensoriale (difficoltà a sentire, vedere o parlare).
Progettare packaging accessibili significa quindi prendere in considerazione queste diverse situazioni e tenere conto delle differenti esigenze e capacità delle persone, in una prospettiva inclusiva. Questo approccio mira a creare contenitori che siano, ad esempio, facili da aprire, maneggiare e utilizzare, indipendentemente dalle capacità fisiche o cognitive dei potenziali utenti, e in modo da consentire loro di interagire e utilizzare i prodotti in modo indipendente.
Comprendere a fondo la diversità e la variabilità umana ci può consentire di individuare opportunità per creare esperienze nuove e migliori, non solo per pochi individui, ma a beneficio di molti. Tra i progetti sviluppati per promuovere l’inclusione nella progettazione, l’Inclusive Design Toolkit di Microsoft illustra alcuni principi fondamentali per concepire e sviluppare artefatti fisici e digitali che siano pienamente accessibili. Tali principi si basano in particolare sul riconoscimento dei nostri pregiudizi e delle “esclusioni”, cioè gli elementi che possono impedire a persone con disabilità di utilizzare gli oggetti quotidiani. Ciò non si limita al semplice accesso fisico, ma comprende anche informazioni chiare sui prodotti per garantire che tutti, compresi coloro che hanno difficoltà cognitive o di alfabetizzazione, possano prendere decisioni ben informate sui prodotti.
Linee guida per la progettazione inclusiva, con un focus specifico sugli imballaggi, sono contenute nella norma ISO 1780:2015, che specifica i requisiti per lo sviluppo di confezioni accessibili, con particolare attenzione alla facilità di apertura, incoraggiando le aziende a considerare aspetti quali la forza necessaria per aprire il packaging, la necessità di strumenti, la posizione e l’intuitività del meccanismo di apertura. Inoltre, raccomanda l’impiego di metodi e tecniche di valutazione sia strumentali che basate sull’osservazione degli utenti. Questo standard ha l’obiettivo di garantire l’accessibilità dei prodotti a un’ampia fascia di persone, compresi quelli con forza muscolare o destrezza manuale limitate.
Gli accessori inclusivi di Boticário sono pensati per facilitare l’apertura e l’applicazione del make-up. Sottolineano l’importanza dell’accessibilità nel settore cosmetico e affermano il diritto da parte di tutte le persone di fruire dei prodotti di bellezza senza barriere di alcun tipo.
In tema di inclusione e diversità, anche il mondo del personal care si sta orientando verso prodotti sempre più accessibili. Nell’industria cosmetica, sempre più aziende propongono prodotti unisex senza particolari fragranze, adatti sia agli uomini che alle donne, e includono sempre più referenze cromatiche per non escludere nessuno dal mondo del make-up.
Sono numerose le linee sul mercato che tengono conto della variabilità umana in termini di genere, colore della pelle e tratti somatici. Rimane però il problema dell’accessibilità per chi ha diverse abilità cognitive e fisiche: i prodotti sono spesso ancora difficili di aprire o applicare per chi presenta difficoltà motorie.
In Brasile, l’iniziativa “Acessórios Inclusivos” del Gruppo Boticário mira a migliorare la routine di bellezza delle persone con disabilità o limitazioni motorie agli arti superiori. Sviluppati in collaborazione con Mercur, gli accessori inclusivi di Boticário sono pensati per facilitare l’apertura e l’applicazione dei prodotti di bellezza.
Progettati e testati con il contributo di designer, terapisti e terapiste occupazionali, e persone con disabilità membri della comunità Beleza Livre, questi accessori sono distribuiti gratuitamente presso negozi selezionati. L’iniziativa riflette l’impegno del Gruppo Boticário per la diversità, l’equità e l’inclusione, sottolineando l’importanza dell’accessibilità nel settore cosmetico e affermando il diritto da parte di tutte le persone di fruire dei prodotti di bellezza senza barriere di alcun tipo.
Gli accessori attualmente disponibili, entrambi in gomma naturale, sono due: 1) Una base adesiva che, posizionata sotto la confezione, provoca attrito per facilitarne l’apertura e può essere utilizzata per trattenere e aprire prodotti come profumi, creme per il corpo, prodotti per capelli, ecc; 2) Un adattatore progettato per migliorare la presa di prodotti di piccole dimensioni come mascara, rossetti, matite e pennelli, rendendoli più facili da afferrare, stringere e spremere per l’applicazione.
L’esempio del progetto di Boticário dimostra come le aziende del settore cosmetico siano sempre più sensibili al tema dell’inclusione e dell’accessibilità dei prodotti da parte di persone con disabilità visive e motorie, e come negli ultimi anni stiano aumentando le storie di successo di confezioni con un approccio “per tutti”.
Nel 2021 furono lanciati negli Stati Uniti due progetti di particolare interesse in questo senso: “Easy Open Lid” di OLAY North America e “Degree Inclusive” di Unilever.
Il coperchio ad apertura facilitata di OLAY è stato concepito per venire incontro alle necessità di persone con un’ampia gamma di patologie, difficoltà legate alla destrezza manuale, problemi cronici che causano dolori articolari e disturbi alla vista. Easy Open Lid è stato progettato con delle “alette” e un rialzo per facilitare la presa, oltre a prevedere un’etichetta ad alto contrasto e con un testo in braille. Questo accessorio, distribuito in edizione limitata, veniva offerto senza alcun costo aggiuntivo a tutte le persone che ne facessero richiesta, con l’acquisto di una delle quattro creme della linea OLAY Regenerist.
Il progetto Degree Inclusive di Unilever – di cui avevamo già parlato nel dettaglio in questo articolo – offre un deodorante il cui packaging incorpora nella propria struttura elementi che lo rendono universale. Il contenitore, infatti, presenta una particolare forma a “uncino” e una chiusura magnetica “a scatto” che permettono di utilizzarlo con una sola mano, facilitando la rimozione e la sostituzione del tappo per gli utenti con una presa o una vista limitate; inoltre, l’applicatore roll-on più grande consente di applicare il prodotto a ogni passata su una superficie maggiore e l’etichetta include istruzioni in braille. Sviluppato da un gruppo di lavoro multidisciplinare, in collaborazione con organizzazioni che si dedicano alla disabilità, il progetto è tuttora in marcia ed è possibile osservarne l’evoluzione sulla pagina web dedicata.
Il tema della “bellezza inclusiva” è diventato oggi cruciale, sia per la costante crescita del numero di persone con diversi tipi di disabilità, sia per la consapevolezza, soprattutto nelle giovani generazioni, della necessità di considerare la variabilità umana, nel suo ampio spettro, sia nei prodotti che nei servizi offerti dalle aziende. Certamente non esiste un unico modo di affrontare il tema dell’inclusione: le esperienze e le circostanze di ogni individuo sono diverse, così come il suo rapporto con la bellezza.
L’adozione di un approccio empatico, tuttavia, che metta al centro le persone e le loro reali esigenze, può consentire di comprendere i loro bisogni e di immedesimarsi nelle loro situazioni, con l’obiettivo di offrire soluzioni di packaging accessibili, più facili da aprire e da utilizzare, oltre che sempre più chiare e trasparenti nelle informazioni veicolate. Si tratta dunque di guardare il mondo attraverso la “lente” delle persone e di creare soluzioni che abbiano un impatto positivo sulla loro vita.