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Alessandra Fazio, la Presidentessa della Fondazione Carta Etica del Packaging è intervenuta all’evento “dalla Sostenibilità alla Circolarità: Codesign e innovazione aperta nella value web del packaging”, a cura del Comitato Tecnico Scientifico di Ecomondo & Osservatorio Innovazione Packaging – Advanced Design Unit del Dipartimento di Architettura, Università di Bologna.

Rimini, 10 Novembre 2022

 

La progettazione circolare delle risorse prevede di ridisegnare le relazioni all’interno della filiera, e ragionare in termini di sistema. Il Sistema Packaging in particolare ha subito profonde scosse e trasformazioni negli ultimi anni, e la circolarità rappresenta non più solo una possibilità, ma una vera e propria strategia per permettere al settore di alimentarsi, alle persone di usufruire dei prodotti di consumo, al pianeta di sostenerci. In questo incontro, l’Osservatorio Innovazione Packaging – un centro di competenze trasversale che intende connettere attori e discipline del settore per innescare innovazione – indaga con testimoni e casi studio l’importanza strategica, in ottica di circolarità, della collaborazione (abilitata dal co-design) e dell’innovazione aperta. Una partecipazione condivisa e porosa è necessaria infatti soprattutto nei progetti finalizzati alla circolarità e alla sostenibilità, dove il ruolo attivo del consumatore e la co-partecipazione tra attori responsabili di diverse aree (politica, economica, sociale, ambientale) sono essenziali per il successo dei progetti, e per affrontare sfide comuni e obiettivi elevati, superando la logica della competizione di mercato.
La collaborazione progettuale è infatti uno strumento che favorisce i processi di comunicazione tra i principali attori della Value Web – una filiera non più lineare, ma interconnessa – permettendo di definire linee di innovazione responsabile nel sistema packaging e di fare passi collettivi per affrontare sfide attuali. È sempre più evidente inoltre come “l’innovazione sembra prosperare in un ambiente aperto, in cui l’interazione con i vari stakeholder è vista come una risorsa di vantaggio competitivo” , e non come un limite.
In questo contesto di innovazione responsabile quindi, l’approccio sistemico di filiera, la collaborazione tra soggetti e la circolarità vera e propria, quando si riesce a raggiungere, ottiene risultati che hanno un impatto maggiore di quelli che si otterrebbero individualmente, nonostante le sue difficoltà.

 

 

 

L’evento si è tenuto presso il quartiere fieristico di Rimini tra le 16.00 e le 17.15.

Titolo della tavola rotanda: “Verso la circolarità: best practices italiane”

Hanno partecipato alla tavola rotonda Valentina Folli, Art Director – Icma Sartorial paper: un ciclo virtuoso per creare carte d’alta gamma;
Alessandra Fazio, Chairwoman – Fondazione Carta Etica del Packaging: una nuova cultura di sistema del packaging per un futuro etico e consapevole;
Laura Taraborrelli, Sales Manager – ALISPED: logistica circolare nel settore moda;
Barbara Bonori, Research and Development – Comieco: la circolarità nella filiera del packaging cellulosico.

La moderatrice Clara Giardina, Advanced Design Unit, Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, Dipartimento di Architettura, ha posto ad Alessandra Fazio, Presidentessa della Fondazione Carta Etica del Packaging la seguente domanda: “La Fondazione prende il nome dalla Carta Etica del Packaging, nata nel 2015, da una riflessione condivisa tra Edizioni Dativo e Politecnico di Milano che ha dato vita a un documento di 10 Valori utili ad accompagnare il packaging verso un futuro più consapevole.
Come Fondazione Carta Etica del Packaging declina e promuove il decimo valore della Carta Etica, la sostenibilità (dagli strumenti più comunicativi a quelli più scientifici e di misurazione a cui state lavorando?

La Presidentessa ha articolato la sua risposta come di seguito: “La sostenibilità, Valore 10 della Carta Etica del Packaging, è un fattore ormai imprescindibile non solo nei prodotti, ma anche nei comportamenti di un’azienda. Tocca ogni aspetto, dagli impatti ambientali a quelli economici e sociali.
Per poter praticare la sostenibilità è indispensabile misurarla, sapere quanto un’azienda e i suoi imballaggi sono effettivamente sostenibili, rispettosi dell’ambiente, progettati in modo olistico, pienamente in equilibrio con il prodotto e con i suoi modi d’uso, così da ottimizzare le prestazioni ambientali complessive.
In quest’ottica Fondazione Carta Etica del Packaging ha creato, nel 2019, la Commissione Sostenibilità, che ha visto l’adesione di oltre 100 esperti altamente qualificati provenienti da aziende della filiera, che hanno messo le proprie competenze al servizio della stesura di una Linea Guida.
Le Linee Guida, che si trovano pubblicata sul sito della Fondazione, nascono da ragionamenti intorno al valore sostenibilità della Carta Etica e all’’obiettivo “impatto zero” fissato per il 2050 dalla Commissione Europea, in linea con le indicazioni dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, che trova pratica applicazione nelle indicazioni del piano Next Generation UE e dei relativi investimenti, oltre un terzo dei quali vincolati a scelte sostenibili.
Al centro delle Linee Guida si trova l’Algoritmo, uno strumento operativo che consente di inquadrare e parametrare le performance per migliorare la sostenibilità di un imballaggio. Attraverso una procedura online, l’Algoritmo fornisce un posizionamento parametrato sulla CO2 equivalente emessa, un punteggio (o rating) grazie al quale sarà possibile valutare il proprio imballaggio.
Si tratta di un’analisi di primo approccio, facilmente applicabile, che non si sovrappone né sostituisce la più complessa e codificata analisi LCA (Life Cycle Assessment).
Il posizionamento rispetto alla sostenibilità viene ottenuto attraverso l’input di una serie di informazioni qualitative e quantitative che riguardano le diverse fasi di produzione, utilizzo e fine vita del prodotto/imballaggio, con riferimento agli elementi diretti e indiretti del ciclo produttivo: dalle materie prime, logistica e stoccaggio inclusi, fino alla produzione dell’oggetto finito.
Al termine della procedura, insieme con il posizionamento, l’algoritmo indicherà i punti sui quali intervenire per conseguire un miglioramento del rating.
L’Algoritmo fornisce alla Fondazione un prezioso strumento scientifico per rispondere ad uno dei suoi scopi primari: promuovere una cultura d’impresa etica e sostenibile per la filiera del packaging.”

Clara Giardina ha poi proseguito la conversazione chiedendo: “L’innovazione è un elemento fondamentale e imprescindibile per la filiera packaging; Fondazione ha in programma, tra le proprie attività, dei progetti che abbiano un focus sull’innovazione?

Alessandra Fazio ha risposto come di seguito: “L’innovazione è parte integrante dell’ottavo valore della Carta Etica, la lungimiranza, che propone il packaging in una corretta relazione con il proprio futuro.
L’innovazione permette di cogliere con anticipo i cambiamenti, di favorire nuovi modelli di consumo, nonché comportamenti in grado di evolvere nel tempo.
In tema di ricerca, sperimentazione e innovazione, Fondazione Carta Etica del Packaging si trova in prima linea con la promozione del premio Start-up nel contest Best Packaging, gli oscar dell’imballaggio 2023.
Al premio Start up potranno partecipare nuove imprese, nate da non più di 2 anni, che propongano contenuti tecnologici o digitali innovativi e si pongano con forti potenzialità di crescita nella filiera packaging.
Potranno inoltre partecipare laureandi o laureati (da non più di 2 anni), che nella loro proposta di tesi abbiano progettato prodotti, servizi, consulenza innovativi e originali per il mondo del packaging.
Le proposte presentate a concorso sia dalle nuove imprese che dai laureandi/laureati devono caratterizzarsi oltre che per la novità e l’originalità o l’alto contenuto tecnologico anche per aver colto e condiviso, in modo significativo, almeno 3 dei valori della Carta Etica del Packaging. L’obiettivo è quello di far sì che gli aspetti concreti, utili ed efficaci tipici dell’industria, tengano conto e promuovano massivamente dei valori etici, a vantaggio della società, del
consumatore e dell’ambiente.
La quota di iscrizione al bando per proposte finaliste sarà interamente sostenuta dalla Fondazione Carta Etica del Packaging.
Saranno premiate 2 proposte finaliste di nuove imprese e 2 proposte finaliste di laureandi/laureati con loro tesi.
In tema di innovazione, Fondazione Carta Etica del Packaging, è impegnata, sin dalla sua nascita, in programmi di formazione in collaborazione con importanti università italiane, in quanto certi dell’imprescindibile interrelazione che corre tra scuola e futuro, tra formazione e innovazione.