Disegnare insieme il futuro può semplificare tempi e costi delle attività di R&S
Luca De Nardo
22 marzo 2021
“Il Valore n. 8 della nostra Carta Etica del Packaging attribuisce all’imballaggio la caratteristica di ‘lungimirante’ perché è vero che la confezione soddisfa una domanda del presente, ma oggi più che mai deve anticipare il futuro. E per farlo non basta la ricerca e sviluppo di un’azienda, per grande che sia, ma occorre una comunità.”
Così Anna Paola Cavanna spiega il senso di questo obiettivo che, insieme agli altri 9, è alla base della Fondazione Carta Etica del Packaging, il nuovo progetto per il quale servono imprese e imprenditori ‘ambasciatori’, che desiderino diffondere la cultura del packaging facendo innovazione.
“Sarebbe facile associare la lungimiranza, la capacità di anticipare il futuro, all’emergenza ambientale –sottolinea la Presidente della Fondazione – Anche se si tratta di un obiettivo prioritario, non è l’unico: se, come è dichiarato nella Carta Etica, l’imballaggio deve saper cogliere tutti i mutamenti necessari, si deve confrontare, per esempio anche con il tema dei costi, delle risorse a disposizione, dell’energia necessaria a produrlo e utilizzarlo, della capacità di dare servizi, e non problemi, anche ai paesi emergenti, alle economie povere e in fase di sviluppo.”
Con una prospettiva demografica di 11 miliardi di persone entro fine secolo e il 70% della popolazione concentrata nelle città, è necessario progettare non un imballaggio, ma il modo di farlo: il riciclo è soltanto uno dei prerequisiti: “La prima risposta che ogni imballaggio deve dare rimane la sicurezza – ricorda Anna Paola Cavanna – e questa garanzia nasce da anni di ricerca e sviluppo, di sperimentazioni, di applicazioni di mercato e modifiche successive. Poi, per affermarsi e diffondersi, un packaging innovativo ha bisogno di tempo, perché l’imballaggio è un elemento trasversale a più attori, a più passaggi lungo la filiera, a più utilizzatori. Tutto ciò sta diventando un problema.”
Oggi, abbiamo sempre meno tempo e sempre più variabili da considerare. Confrontarsi e individuare come comunità alcune linee d’azione può accelerare i tempi e favorire i risultati. Diventare ambasciatore della Carta Etica del Packaging è condividere con altre imprese della filiera su un obiettivo comune, fare squadra e fare rete anche su questo valore.
https://www.compacknews.news/it/news/2021/come-sara-il-packaging-dellanno-2050/