[La parola a… Cristian Furiosi, Ceo di Sapici SpA
Tecnologia e sicurezza per la sostenibilità
di
Sapici
«Attenzione alle performance, all’innovazione, alla sicurezza, anche in funzione dei dettati legislativi in continua evoluzione, sono i fondamentali che caratterizzano il mondo del packaging. In questo contesto opera Sapici che ha come core business la produzione di polimeri poliuretani per coating, imballaggi flessibili ed applicazioni industriali.
Attivi fin da metà degli anni Trenta, oggi siamo parte del Gruppo Sun Chemical -DIC, con cui peraltro avevamo avviato una collaborazione commerciale nel 2017.
La nostra pratica quotidiana si fonda su valori imprescindibili quali il miglioramento continuo della qualità dei prodotti e servizi, la coerenza con standard produttivi elevati, il rispetto delle più rigorose normative locali, nazionali e internazionali, in particolare in termini di attenzione alla sicurezza individuale ed alla tutela e sostenibilità ambientale..
Un impegno di filiera
Quando si parla di sostenibilità, ma anche di sicurezza dell’imballaggio flessibile, non si può fare a meno di richiamare la necessità di una collaborazione fra tutti gli attori della supply chain, non solo dei trasformatori, ma anche dei costruttori di macchine, dei riciclatori… È importante, come recita la Carta Etica, un approccio olistico.
Il nostro impegno in direzione di una maggiore sicurezza “alimentare” degli imballaggi flessibili risale al 2004, anno in cui abbiamo presentato quando nessuno ancora ne parlava, i primi sistemi poliuretanici a bassissimo contenuto di monomero libero. Siamo stati lungimiranti, dei pionieri, e c’è voluto un bel po’ di tempo e determinazione prima che il mercato comprendesse appieno il valore di questa innovazione.
Ora questi prodotti sono largamente diffusi e ad esempio trovano la loro collocazione negli adesivi e negli inchiostri di laminazione che, SunChemical è in grado di fornire come soluzione integrata, che offrono il vantaggio di una superiore sicurezza presso i converter e per i consumatori.
Per inciso, con i nostri poliuretani diamo risposta agli obblighi richiamati nell’ultimo aggiornamento REACH del 2020, che mira ad assicurare un maggiore livello di protezione agli operatori delle aziende di stampa e trasformazione, nonché al sempre attuale vincolo di limitare a 2 ppb la migrazione delle ammine aromatiche dall’imballaggio accoppiato al prodotto.
Venendo al tema della sostenibilità, fin dal 2012, abbiamo messo a punto una serie di prodotti bio based, tra cui alcuni poliesteri utilizzati soprattutto nel packaging ma anche nel settore cosmetico e in quello del textile, ovvero là dove sembra maggiore la sensibilità dei consumatori.
A ogni applicazione il suo prodotto
Sapici, d’altronde, ha costruito la propria storia sulla fornitura di prodotti su misura delle diverse esigenze e richieste. Il nostro approccio alla qualità parte dalla selezione delle migliori materie prime che utilizziamo per lo sviluppo e la produzione di un’ampia gamma di prodotti.
Oggi per rispondere ai trend di mercato abbiamo sviluppato, in collaborazione con Sun Chemical, sistemi adesivo/inchiostro certificati compostabili, da utilizzare in combinazione ai substrati compostabili disponibili sul mercato;
adesivi e coating con caratteristiche di barriera ai gas, studiati per produrre strutture multistrato monomateriali in grado di facilitare il riciclo, ma allo stesso tempo di garantire un’adeguata protezione e shelf life dei prodotti, evitando così gli sprechi alimentari.
Quest’ultimo aspetto, per noi e per i trasformatori, è un must che non necessita di spiegazioni… Diversa è la realtà per quanto riguarda i consumatori, a cui ancora mancano le informazioni necessarie per capire il complesso mondo della sostenibilità dell’imballaggio flessibile a 360° senza pregiudiziali di sorta.
I costi del cambiamento
Sta di fatto che la diffusione di soluzioni sostenibili è ancora rallentata da mere valutazioni economiche, perché, purtroppo, si tende ancora a focalizzarsi sul prezzo dei singoli componenti dell’imballo e non sul costo del packaging nel suo complesso, valutando magari anche il suo ciclo a fine vita.
Mi sarei aspettato una crescita esponenziale ma, finora, così non è stato.
In ogni caso, serve essere sul mercato con molte proposte diversificate, in modo da poter offrire, ad esempio, soluzioni compostabili laddove questi prodotti sono in forte crescita – vedi gli USA – oppure materiali riciclabili a paesi che hanno un sistema efficiente per ridare nuova vita agli imballaggi, come l’Italia.
È chiaro, d’altronde, che non esiste il packaging perfetto, e per ogni applicazione bisogna trovare la giusta soluzione, sulla base di dati scientifici.
Responsabilità da condividere
Oggi più che mai, come parte del gruppo Sun Chemical DIC, abbiamo un approccio olistico non solo al prodotto, ma alla produzione.
Da una parte, infatti, siamo soggetti a normative stringenti e a continui controlli come è giusto che sia, dall’altra siamo impegnati in un costante processo di miglioramento che trova evidenza nel Bilancio di Sostenibilità di Gruppo, in cui, tra l’altro, indichiamo gli obiettivi di riduzione dei consumi energetico, degli scarti, ecc.
Abbiamo inoltre adottato il codice etico di Sun Chemical, che poi coincide con quello di DIC Corporation.
Sostenibilità dovrebbe significare, però, anche attenzione alle modalità di consumo che hanno ricadute importanti sull’ambiente. Mangiare ad esempio frutta e verdura di stagione potrebbe essere una buona pratica, da legare magari a modalità di acquisto più ragionate di prodotti preconfezionati.
In generale, sarebbe quindi necessaria una maggiore educazione al consumo e in questo senso le Istituzioni potrebbero fare molto di più».