STRATEGIE DI BUSINESS NEL NOME DELLA SOSTENIBILITA’

[La parola a… Marta Schiraldi, Safety, Health, Environment e Sustainability Head del Gruppo Nestlé Italia

Strategie di business nel nome della sostenibilità

di

Nestlé

«Molto attivo sul fronte della sostenibilità, il Gruppo Nestlé ha dimostrato grande capacità di innovazione, rispondendo alle sollecitazioni etiche legate ai temi ambientali e adattandosi al contesto con vitalità progettuale e organizzativa.
In questo quadro si inseriscono le scelte di fondo che sono state assunte dal Gruppo. Da diversi anni infatti siamo impegnati nell’ecodesign del packaging, con l’obiettivo di rendere il 100% degli imballaggi riciclabili o riutilizzabili.
In Italia, stiamo attuando una strategia che si fonda su 4 pilastri – ricerca, riduzione, riuso e riciclo dei packaging – e inoltre stiamo attivando diverse collaborazioni con realtà esterne e sensibilizzando stakeholder e consumatori.

Nel nostro Paese, in particolare, il 97% dei pack prodotti da Nestlé sono già riciclabili.
Siamo decisamente fieri dei risultati finora conseguiti, ma la strada è ancora in salita. Si tratta di un cammino che non possiamo percorrere da soli. Siamo convinti, infatti, che serva lo sforzo e la collaborazione di tutti – istituzioni, aziende, enti di ricerca, consumatori -per raggiungere nuovi obiettivi che abbiano un impatto davvero significativo sulle persone e sul nostro pianeta.

Il nuovo che verrà

Lo sviluppo e la sperimentazione di nuovi imballaggi innovativi sono una parte fondamentale della strategia di Nestlé a livello Globale che, allo scopo, ha fondato il Nestlé Institute of Packaging Sciences, il primo del suo genere in campo alimentare.
L’istituto conta circa 50 scienziati che conducono ricerche sull’impiego di nuovi materiali e la loro sicurezza, nonché sugli imballaggi più all’avanguardia. I risultati di tali studi includono nuovi sistemi ricaricabili o riutilizzabili, materiali semplificati, carte barriera ad alte prestazioni e l’impiego di materiale riciclato negli imballaggi.

L’istituto collabora con oltre 180 esperti di packaging integrati nella rete globale di Ricerca e Sviluppo del Gruppo, nonché con istituti di ricerca, startup e fornitori.
Siamo sempre pronti a ricevere nuovi stimoli e a collaborare con realtà esterne con l’obiettivo di progettare, produrre e utilizzare imballaggi che siano responsabili, sicuri e di qualità, così da offrire al mercato prodotti in grado di coniugare tutela dell’ambiente ed esigenze dei consumatori.

Per un imballaggio responsabile ed equilibrato

Tra le azioni intraprese in direzione di una maggiore eticità del packaging, lo sviluppo e la sperimentazione di sistemi di imballaggio più virtuosi rivestono un ruolo centrale nella strategia di sostenibilità del Gruppo.
Il nostro obiettivo è quello di ottenere, tramite l’ecodesign, un packaging sempre più funzionale, ma anche “responsabile” ed “equilibrato” (in linea con i valori della Carta Etica del Packaging), mantenendo come caposaldo un elevato livello di sicurezza alimentare.
Lavorare sull’ecodesign significa infatti sperimentare nuovi materiali, nuove tecnologie nei processi produttivi e in fase di progettazione degli imballaggi, ma anche ridurre gli spazi vuoti delle confezioni e il sovradimensionamento e di conseguenza le materie prime utilizzate in fase di produzione.

Infatti, oltre a essere funzionale, sicuro e offrire protezione e informazione al consumatore, un imballaggio responsabile dev’essere anche equilibrato, ovvero pensato e progettato con una giusta relazione con il contenuto. In questo senso, è fondamentale per noi lavorare anche per ridurre l’over packaging, evitando quindi il sovradimensionamento, con l’obiettivo di ottenere confezioni trasparenti e funzionali utilizzando meno materiale.

L’unione fa la forza

La collaborazione e la condivisione di conoscenze e competenze resta un punto fondamentale per la strategia di ricerca di Nestlé.
Questo approccio ci ha permesso di ideare progetti di economia circolare di grande valore per il Gruppo. Negli ultimi anni Nestlé in Italia ha infatti ottenuto diversi riconoscimenti per l’impegno nei confronti della circolarità degli imballaggi da parte di alcune importanti Istituzioni e associazioni nazionali.
Tra i più importanti, voglio ricordare “KM0 Cardboard”, realizzato grazie al coinvolgimento del produttore di imballaggi SADA (membro della Rete per Packaging Sostenibile: 100% Campania) e di Hera. Il progetto nasce dalla volontà delle imprese del territorio campano di sviluppare nuovi modelli produttivi all’insegna dell’economia circolare e di attivare una rete di collaborazione virtuosa tra le aziende locali. Si tratta di un programma ideato con l’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale del packaging in cartone ondulato utilizzato da Nestlé nel suo stabilimento Buitoni a Benevento, dedicato alla produzione di pizze surgelate.
Grazie a questa iniziativa, Nestlé Italiana è riuscita a dar vita a un importante ciclo di produzione di imballaggi “a circuito chiuso”, che prevede il ritiro degli scarti di carta e cartone prodotti presso lo stabilimento, i quali – attraverso varie fasi che coinvolgono anche altre imprese del territorio – vengono poi trasformati da SADA in nuovi packaging che Nestlé utilizza per il trasporto dei suoi prodotti.

Parlando di economia circolare, un altro progetto significativo è “RECAP” (acronimo di REcuperiamo insieme le CAPsule di plastica), il cui obiettivo è la creazione di un sistema di raccolta e riciclo delle capsule di caffè in plastica. L’iniziativa nasce dall’alleanza tra la Regione Friuli Venezia Giulia, Nestlé Italiana, Illycaffè e tre delle aziende che gestiscono il ciclo dei rifiuti all’interno della regione.
Le capsule di caffè in plastica che non si svuotano dopo l’uso non rientrano attualmente in una filiera di smaltimento e riciclo e vengono quindi smaltite raccolta indifferenziata.
RECAP, avviato a novembre 2021 come progetto pilota, nasce dalla volontà di trovare soluzioni alternative per dare una nuova vita a queste capsule e ai materiali di cui sono composte, evitando che finiscano in discarica.
La parola chiave dell’iniziativa è “partnership”: in un contesto normativo come quello italiano, particolarmente complesso per quanto riguarda la gestione dei rifiuti, un simile progetto non sarebbe stato possibile senza la volontà di tutti gli attori coinvolti di collaborare insieme verso un obiettivo ambizioso. Proprio per questo motivo, attualmente si sta lavorando per estendere la collaborazione con altre aziende ed enti territoriali.

Come sensibilizzare i consumatori

Come specifica la Carta Etica del Packaging, il packaging è una componente fondamentale poiché svolge diverse funzioni, tra cui quella di garantire la sicurezza e la qualità dei prodotti cercando al contempo di progredire in modo sempre più virtuoso nella sostenibilità.
Per valorizzare queste funzioni, diventa per noi sempre più importante investire nella ricerca e per questa ragione, a gennaio 2022, il Gruppo Nestlé in Italia ha annunciato un investimento di 5 milioni di euro nel fondo italiano di venture capital Eureka! Fund, gestito da Eureka! Venture SGR, specializzato nel trasferimento tecnologico al mercato di progetti generati da Università e centri di ricerca italiani, anche attraverso la collaborazione con aziende interessate alle innovazioni prodotte.
L’obiettivo principale è quello di supportare la ricerca e diffusione di tecnologie e soluzioni innovative in alcune aree cruciali per la strategia di sostenibilità del Gruppo, quali l’utilizzo di plastica riciclata in imballaggi a contatto con gli alimenti e lo sviluppo di tecnologie che possano rendere più efficace lo smistamento e la raccolta dei materiali, migliorando la qualità e quantità dei processi di riciclo.
Allo stesso modo, sono importanti altre due funzioni: quella informativa e quella educativa.
Un buon pack, infatti, deve essere in grado anche di comunicare con il consumatore riportando tutte le informazioni utili alla conoscenza sia del contenuto che dell’imballaggio stesso, nonché le informazioni utili al suo smaltimento. Ne consegue che il pack, nel suo contatto quotidiano con i consumatori, è un ottimo strumento educativo facendosi portavoce di comportamenti virtuosi, accrescendo le conoscenze su temi di volta in volta riconosciuti come prioritari, come, ad esempio, la corretta informazione circa la raccolta differenziata o i sistemi di smaltimento. Un esempio pratico: prima ancora che l’etichettatura ambientale diventasse obbligatoria per legge, sui nostri prodotti riportavamo già delle indicazioni per aiutare il consumatore nel corretto conferimento delle confezioni.

Con questo stesso obiettivo, pochi anni fa abbiamo lanciato “Dove Lo Butto?”, ovvero una piattaforma digitale che ha lo scopo di informare e aiutare le persone in modo rapido e intuitivo sul corretto smaltimento dei rifiuti, in qualsiasi parte d’Italia si trovino, in quanto le regole per la differenziata variano da un comune all’altro a causa delle esigenze tecniche e operative delle diverse municipalizzate locali. (FOTO Nesquik)
La piattaforma si avvale di due principali funzionalità: lettura del barcode, tramite il quale l’app riconosce il prodotto scansionato e i materiali che compongono il pack; la geolocalizzazione, che individua il luogo in cui si trova il consumatore restituendo le relative regole sulla raccolta differenziata.
Attualmente sono inseriti in piattaforma tutti i prodotti Nestlé ma anche quelli di altre aziende che producono prodotti a marchio Nestlé (ad esempio Lactalis). Siamo peraltro disponibili a collaborare con tutte le aziende che vogliano salire a bordo, sia food che non food.
A un anno dal suo lancio, abbiamo aggiornato la piattaforma inserendo anche l’Etichetta Consapevole di “Too Good To Go”: una volta selezionato manualmente il prodotto di interesse o effettuata la scansione del codice a barre, fornisce indicazioni per interpretare il termine minimo di conservazione presente sul packaging. In particolare, con questo nuovo strumento, i consumatori potranno verificare se i prodotti siano ancora consumabili dopo il termine minimo di conservazione affidandosi ai propri sensi (olfatto, vista e gusto) e contrastare così lo spreco alimentare».

Didascalie foto

 

Confezione Smarties Festive Friends, che nel 2022 è stata ottimizzata per ridurre lo spazio vuoto e le dimensioni della confezione a parità di contenuto.
Questo è solo uno degli interventi che il Gruppo porta avanti sui propri prodotti.

 

Confezione di cereali Nesquik, uno dei prodotti per i quali si è scelto di adottare, in formato digitale, l’Etichetta Consapevole.
L’etichetta è presente solamente nella pagina del sito “Dove lo Butto?” dedicato al prodotto: Nesquik CEREALI Palline di cereali integrali al cioccolato 375g | Dove lo butto (buonalavita.it)