IMBALLAGGI INTELLIGENTI, CONNESSI… ED ETICI

[08. Lungimirante
È il packaging che si pone in una corretta relazione con il proprio futuro. Il packaging è capace di agire oggi in funzione di possibili ricadute future. Le scelte che determinano l’imballaggio di oggi non possono essere fatte a partire da un vantaggio immediato, ma devono tener conto delle conseguenze che ne derivano.

Smart Connected Packaging: da evoluzione tecnologica a opportunità di innovazione etica

La digitalizzazione sta trasformando molti settori, compreso quello dell’imballaggio.
L’industria del packaging sta vivendo una vera e propria rivoluzione, dovuta alle tecnologie digitali e alla loro applicazione sia ai processi (stampa, confezionamento, logistica, ecc.), sia agli stessi imballaggi (per il tracciamento, il monitoraggio delle condizioni interne, il miglioramento dell’esperienza di acquisto e consumo, ecc.), con una fortissima accelerazione specialmente negli ultimi anni.

Molti aspetti della nostra vita sono stati condizionati dall’evoluzione dell’elettronica, basti pensare al modo in cui comunichiamo oggi anche solo rispetto ai primi anni 2000.
È cambiato il modo di fare molte cose, per esempio fare la spesa. Negli ultimi anni si è assistito in particolare a un costante aumento dello shopping online: anche se ormai può sembrare ovvio, è grazie alla tecnologia che oggi si può acquistare la spesa via internet (web o app), ritirarla presso il punto vendita già insacchettata oppure farsela consegnare a casa nel giro di un’ora.
Secondo Gartner, la digitalizzazione “è l’uso delle tecnologie digitali per cambiare un modello di business e fornire nuove opportunità di guadagno e di produzione di valore”. In altre parole, la digitalizzazione abilita o migliora i processi sfruttando le tecnologie digitali e i dati digitalizzati.
La digitalizzazione non consiste quindi necessariamente nella sostituzione di oggetti fisici con formati digitali, anche se l’introduzione di spazi totalmente virtuali come il Metaverso potrebbe forse farci pensare il contrario.

 

Si tratta, in realtà, da una parte, di una semplificazione e facilitazione dello scambio di informazioni grazie a piattaforme condivise; dall’altra, di un incremento della flessibilità nella gestione dei processi (basti pensare per esempio alle possibilità di produrre on-demand grazie alla versatilità della stampa digitale); dall’altra ancora, di un incremento dell’intelligenza degli oggetti d’uso per migliorarne le performance (protezione, conservazione, monitoraggio, ecc.); infine, di un potenziamento dell’esperienza delle persone, che possono interagire con prodotti più accessibili e “ingaggianti”.
Grazie alle tecnologie digitali l’imballaggio ha visto, infatti, consolidare il suo ruolo di mezzo di comunicazione, cioè di canale “broadcaster” che veicola quantità sempre maggiori di informazioni e che permette uno scambio rapido e continuo sia tra gli attori della filiera sia con gli utenti finali, oggi anche grazie a tag RFID o etichette Smart che consentono di raccogliere dati sui prodotti, codici da “leggere” con il proprio smartphone e che rinviano a siti web di approfondimento, oppure applicazioni di realtà aumentata (AR) che arricchiscono l’esperienza di fruizione da un punto di vista interattivo e multimediale.

Oltre a fornire informazioni più complete e dettagliate sui prodotti, tra le altre possibili applicazioni, le tecnologie digitali associate al packaging possono aiutare a: tracciare l’origine dei prodotti e monitorare la loro filiera; aiutare a comprovare l’autenticità dei prodotti, a prevenirne la manomissione (“Anti-Tamper”) o a garantirne l’accesso in sicurezza (“Child-Resistant”); rendere le informazioni più facilmente accessibili alle persone con disabilità; promuovere comportamenti virtuosi, come nel caso della prevenzione in ambito ambientale (corretto smaltimento a fine vita) o rispetto alla lotta allo spreco alimentare.

Sono numerosi gli esempi riferiti ai sistemi di tipo Track-and-Trace (tracciamento e controllo). Tra questi, Farmison & Co ha lanciato un nuovo sistema di tracciabilità che consente ai clienti di utilizzare il proprio smartphone per verificare la provenienza dei tagli di carne che si stanno acquistando. Utilizzando un codice QR sulla confezione, i clienti possono infatti risalire alle origini del prodotto, compresa la razza dell’animale, la fattoria in cui è stata allevato e le miglia percorse fino al punto vendita.
Nel settore cosmetico, invece, Guerlain, una delle più antiche maison di profumi e cosmetici francesi, per combattere la contraffazione e la manomissione dei flaconi della sua nuova linea di prodotti per la cura avanzata della pelle sta utilizzando soluzioni combinate di confezionamento e pallettizzazione di Sidel, un’azienda che vanta già una solida reputazione soprattutto tra i marchi di lusso. Anche i settori dello champagne e del cognac stanno, infatti, optando per le soluzioni anticontraffazione di Sidel, così come l’industria farmaceutica, che richiede livelli di sicurezza e tracciabilità ancora più elevati.
Nella stessa linea, in occasione della fiera Interpack 2023, Fraunhofer ha presentato SmartID, un sistema di etichettatura basato su un codice a barre a prova di contraffazione, per verificare l’autenticità dei prodotti tramite smartphone, anche off-line, senza la necessità di collegarsi a un data-base.

 

 

 

 

Per quanto riguarda la prevenzione ambientale e la lotta allo spreco alimentare, anche in questo caso ci sono numerosi esempi virtuosi. Tra questi, le bottiglie d’acqua di Co-op conteranno su soluzioni Polytag per l’introduzione di codici QR univoci e di speciali etichette, con l’obiettivo di facilitare il processo di riciclaggio e lo sviluppo di un sistema digitale per la restituzione della cauzione (Digital Deposit Return Scheme, DDRS) pagato sulle bottiglie. I codici QR univoci conducono i consumatori a una pagina di Co-op che fornisce informazioni dettagliate sugli impegni dell’azienda in materia di sostenibilità e responsabilità sociale; inoltre, all’interno del codice è presente un numero di serie che può essere utilizzato secondo una logica di “rewarding” per ottenere punti fedeltà o altre forme di ricompensa.
Rispetto ai sistemi di chiusura, è interessante, poi, la soluzione proposta da Berry Global che ha sviluppato per il settore farmaceutico Digi-Cap, un tappo che non solo garantisce una sicurezza di tipo ‘child-resistant’ (‘a prova di bambino’), ma è anche in grado di monitorare il comportamento di un paziente, in particolare nell’ambito delle sperimentazioni cliniche, registrando i dati sull’assunzione del farmaco per controllare il rispetto delle indicazioni fornite e ottenere informazioni sull’efficacia rispetto al dosaggio indicato.

 

 

 

Un’applicazione significativa delle nuove tecnologie riguarda il miglioramento dell’accessibilità dei prodotti per le persone con disabilità, in particolare per quelle non vedenti o ipovedenti che, grazie agli smartphone possono “leggere” le etichette e le informazioni in esse contenute.

Haleon ha collaborato con Microsoft per fornire informazioni più dettagliate su oltre 1500 prodotti nel Regno Unito e negli Stati Uniti, alle persone non vedenti, ipovedenti o con difficoltà a leggere le etichette a causa della scarsa alfabetizzazione. Lanciato in occasione della campagna “Always Read the Label” (Leggi sempre l’etichetta) per la World Sight Day (Giornata Mondiale della Vista) del 2022, il progetto si basa sull’uso di Microsoft Seeing AI, un’applicazione mobile gratuita che permette di scansionare il codice a barre di una confezione e ascoltare informazioni importanti come il nome, gli ingredienti e le istruzioni d’uso.
Analogamente, Kellogg utilizza la tecnologia NaviLens per aiutare le persone non vedenti e ipovedenti a riconoscere i prodotti, ascoltarne il nome, le informazioni nutrizionali e gli allergeni. Il sistema Navilens è stato applicato anche ad altri prodotti di consumo, tra cui una confezione di detersivo per lavatrice in pods di Ariel (Procter & Gamble) e un Christmas Pack di Coca-Cola del 2022.
Anche Unilever , da parte sua, sta aggiungendo sulle confezioni dei prodotti a marca Persil, degli speciali codici QR chiamati Accessible QR codes (AQR), sviluppati in collaborazione con Zappar e con il Royal National Institute of Blind People (RNIB). Una volta scansionato tramite l’applicazione su smartphone, il codice fornisce informazioni sul prodotto, sull’uso, sulla sicurezza e sul riciclaggio, organizzate tenendo conto degli utenti non vedenti e ipovedenti. L’AQR interagisce anche con le funzioni di accessibilità configurate nel dispositivo per visualizzare le informazioni in un testo più grande o in formati audio-descritti e guidati dalla voce.

 

 

Tecnologie come la Radio-Frequency IDentification – RFID (identificazione a radiofrequenza) e la Quick Response – QR (risposta rapida) esistono in realtà da molto tempo, ma solo di recente stanno iniziando a essere utilizzati per trasformare gli imballaggi in veri e propri dispositivi digitali. La sfida sarà nel prossimo futuro quella di incorporare, oltre ai sensori fisici, elementi come Big Data, AI e Cloud Computing, che stanno diventando sempre più rilevanti nei processi di analisi dei dati complessi.
Un packaging digitalizzato, dotato di intelligenza (“Smart”) e collegato in rete (“Connected”), costituisce dunque l’evoluzione di un oggetto che, fino a non molto tempo fa, era considerato solamente un contenitore, per quanto complesso, per proteggere, conservare, trasportare e comunicare i prodotti, e che ora si costituisce come una vera e propria interfaccia per l’interazione avanzata, che non solo può rendere più coinvolgente un’esperienza di consumo, ma anche costituire una opportunità di innovazione etica con un impatto positivo rilevante sulle persone, sulla società e sull’ambiente, ma anche sui processi delle aziende. L’imballaggio si trasforma, infatti, in una potente piattaforma per lo scambio di informazioni, uno strumento cruciale per le organizzazioni che possono così disporre di un vastissimo patrimonio di conoscenza, utile per capire come i loro prodotti vengono movimentati, acquistati e utilizzati, al fine di migliorare il modo in cui vengono sviluppati, progettati e commercializzati, incrementandone valore e competitività.

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Immagine di apertura di Free Pik