[La parola a… Ciro Sinagra, R&D senior advisor Contital srl
Conciliare bisogni produttivi e difesa dell’ecosistema
di
Contital
«Contital ha aderito alla Fondazione Carta Etica del Packaging perché ne condivide principi, valori e visioni: da anni infatti l’azienda promuove e sostiene iniziative che, attraverso il ruolo e l’utilizzo strategico del packaging, mirino a prevenire e ridurre lo spreco alimentare, vera piaga della società moderna, e a diffondere l’uso di soluzioni che proteggano gli alimenti dalle contaminazioni.
Collaboriamo con il Consorzio CIAL per diffondere una maggiore consapevolezza del valore del cibo e per contribuire a ridurre gli sprechi attraverso l’adozione, nel settore della ristorazione italiana, della family-bag, anche con il progetto “Tenga il resto” e con la campagna “Bis!”, un’iniziativa promossa da Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani) e dal Mase (Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica).
Con le stesse finalità, abbiamo inoltre collaborato e lanciato con Legambiente Campania il progetto “-Spreco+Riciclo”, per sensibilizzare e promuovere azioni virtuose nell’ambito della ristorazione regionale.
Nuove consapevolezze e conoscenze
Con il supporto di università e di aziende specializzate, il nostro Gruppo ha avviato un programma di analisi del ciclo di vita dei propri prodotti per valutare i potenziali impatti in ognuna delle fasi, dal processo di produzione, alla distribuzione, al consumo finale.
Gli studi LCA sono stati realizzati analizzando l’intero processo di manifattura delle vaschette e dei nuovi piatti in alluminio, mappando quindi tutte le fasi della produzione: dalla fusione del metallo alla laminazione a caldo e a freddo, dai trattamenti termici, di sgrassaggio chimico, di verniciatura al taglio in nastri, fino alla formatura dei prodotti.
Per la chiusura del ciclo cradle to grave è stata analizzata, infine, anche la distribuzione ai centri di smistamento per la vendita e lo scenario della raccolta e del riciclo post-consumo.
Entrambe le linee di prodotto assorbono, con una elevata percentuale di impiego, scarti di lavorazione – del tutto azzerati nei processi – e rifiuti pre-consumo. L’impatto ambientale sia delle vaschette sia dei piatti, nelle versioni con alluminio nudo o rivestito, è risultato essere molto basso dimostrando, inoltre, una capacità pressoché infinita di riciclabilità. Questo ha confermato in maniera assolutamente scientifica l’importanza dell’ecodesign: la realizzazione di prodotti completamente riciclabili è la strada per conciliare i bisogni produttivi con la difesa dell’ecosistema.
Per una maggiore eticità del packaging
Crediamo che la strategia adottata per i nuovi piatti in alluminio (pur non essendo questi tecnicamente un packaging) abbia consentito di realizzare un prodotto totalmente in linea con i principi di eticità della Carta: sostenibile e lungimirante, poiché riciclabile all’infinito; contemporaneo, in quanto riflette la cultura di una società sempre meno legata allo stereotipo del piatto da lavare a fine pasto e rivolta sempre più al consumo fuori casa; sicuro, nel senso della filiera integrata tracciabile e per la sicurezza nel contatto con gli alimenti. Questi sono solo alcuni degli obiettivi che guideranno l’evoluzione delle nostre linee di prodotto.
Volendo citare anche il valore della Responsabilità, il Dipartimento R&D del Gruppo ha realizzato un progetto in collaborazione con l’Università della Campania L. Vanvitelli di Caserta, l’Università di Saragozza e l’istituto IPCB-CNR di Portici sul tema delle “proprietà antibatteriche e antiossidanti di imballaggi innovativi per il prolungamento della shelf-life di alimenti”.
A questo si affianca anche un articolo pubblicato su Journal of Applied Polymer Science relativo a “Novel eugenol-based antimicrobial coatings on aluminium substrates for food packaging applications”. Al momento si sta lavorando per industrializzare il processo studiato: applicare sull’alluminio, mediante tecnologia coil coating, filler in rivestimenti polimerici che, rilasciati nel tempo, svolgano azione antiossidante e antibatterica verso l’alimento, incrementandone quindi la shelf life. Anche questo contribuirà a ridurre lo spreco alimentare (domestico e della filiera) che, secondo l’organizzazione Waste Watcher International, solo in Italia è stimato in circa 9 miliardi di Euro: in pratica ogni italiano spreca 524 g di cibo a settimana. Inoltre, queste soluzioni continuano a confermare il ruolo di avanguardia che il packaging monouso svolge anche in termini di igiene, contrastando i fenomeni di “cross-contamination” che sono causa delle malattie di origine alimentare.
Valorizzare e comunicare le funzioni dell’imballaggio rispetto alle narrazioni “contrarie”
Spesso si dimenticano le concrete funzioni dei packaging:
• Proteggere l’alimento
• Migliorarne la conservazione
• Evitarne la contaminazione (particellare e microbiologica)
• Facilitare la veicolazione dei pasti
• Conservare più a lungo la porzione di cibo non consumata
• Fornire informazioni chiare al consumatore mediante l’etichettatura dei prodotti
Vi sono packaging rigidi in alluminio che permettono di conservare per anni cibi come carne, pesce, verdura, frutta: tutti alimenti in caso contrario deperibili in pochi giorni. Questi packaging sono quindi un bene immenso per l’Umanità.
Inoltre, l’alluminio è campione in Italia e anche in Europa nel riciclo post consumo, con circa il 70% di recupero degli imballaggi, arrivando al 90% per le sole lattine (beverage cans). In tal senso, gli imballaggi in alluminio sono assolutamente sostenibili e un esempio perfetto di economia circolare.
Queste informazioni devono essere trasmesse, e per questo motivo, attraverso la nostra comunicazione online e offline, cerchiamo di informare costantemente buyer e consumatori sulle diverse funzioni dell’imballaggio.
All’interno delle aziende del Gruppo, l’Academy fondata nel 2021 ospita diversi corsi sul tema, formando il nostro personale e sottolineando il ruolo che le Buone Pratiche di Manifattura (GMP) svolgono nel garantire la sicurezza del packaging nel contatto alimentare.
Al centro, il consumatore
Il cliente è sempre al centro del nostro lavoro: vige il motto che la fiducia del consumatore è merce che si acquista a millimetri e si perde a chilometri.
Considerare il consumatore parte attiva ed integrante della filiera significa informarlo e creare un rapporto di fiducia. Per questo motivo, attraverso i nostri canali di comunicazione (con le pagine social media, articoli digitali e cartacei) cerchiamo costantemente di fornire informazioni utili e chiare sull’alluminio e sul mondo del packaging, sull’utilizzo sicuro e sul riciclo, quando necessario anche rispondendo ai quesiti che vengono posti direttamente dagli utenti. Da anni il nostro Gruppo, che già redigeva un Bilancio di Sostenibilità annuale, pubblica un più completo ed ampio Rapporto di Sostenibilità che mostra in maniera chiara e trasparente le performance ambientali e sociali, i progetti di miglioramento e i progressi ottenuti rispetto alle tematiche ESG».