IL PACKAGING : UN ALLEATO CONTRO LO SPRECO ALIMENTARE

[08. Lungimirante
È il packaging che si pone in una corretta relazione con il proprio futuro. Il packaging è capace di agire oggi in funzione di possibili ricadute future. Le scelte che determinano l’imballaggio di oggi non possono essere fatte a partire da un vantaggio immediato, ma devono tener conto delle conseguenze che ne derivano.

Il packaging: un alleato contro lo spreco alimentare. Tecnologia e design al servizio di un futuro sostenibile

Dal 2020, il 29 settembre si celebra la Giornata Internazionale della Consapevolezza sulle Perdite e gli Sprechi Alimentari, istituita dalle Nazioni Unite per sensibilizzare l’opinione pubblica su un fenomeno allarmante che rappresenta una sfida globale ancora molto attuale.

Gli sprechi alimentari e le perdite di cibo non solo hanno un impatto devastante sull’ambiente, contribuendo all’8-10% delle emissioni globali di gas serra (IPCC, 2019), ma rappresentano anche un’enorme dispersione di risorse in un mondo in cui 735 milioni di persone soffrono la fame a livello globale (FAO et al., 2023).
Affrontare questa sfida richiede un impegno congiunto a tutti i livelli, dalle istituzioni ai singoli cittadini per ridurre questo spreco inaccettabile, promuovendo pratiche sostenibili e responsabili nella produzione, distribuzione e consumo di cibo. Solo così potremo garantire un futuro in cui il cibo sia un diritto per tutti e una risorsa rispettata e valorizzata.
È importante distinguere tra perdita di cibo (Food Loss), che avviene nelle fasi iniziali della filiera produttiva, e spreco alimentare (Food Waste), che si verifica nelle fasi finali, dal commercio al dettaglio al consumo domestico. Mentre la perdita alimentare è spesso legata a limiti infrastrutturali e tecnologici, lo spreco alimentare è principalmente causato da comportamenti inadeguati come acquisti eccessivi, conservazione scorretta e scarsa consapevolezza del valore del cibo.
Nel 2021, circa il 13% del cibo, pari a 931 milioni di tonnellate o 120 chilogrammi pro capite, è andato perso nella catena di approvvigionamento, dal post-raccolto e prima di raggiungere gli scaffali dei negozi (FAO, 2023 ); si stima che 1,05 miliardi di tonnellate di cibo siano state sprecate nelle famiglie, nei servizi di ristorazione e nella vendita al dettaglio nel 2022, l’equivalente di 132 chilogrammi pro capite (UNEP, 2024).
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Se La riduzione degli sprechi alimentari e delle perdite di cibo sono anche due dei principali obiettivi dell’UE per raggiungere un’economia circolare entro il 2050.
Se le strategie per ridurre le perdite alimentari considerano principalmente adeguamenti nella produzione e miglioramenti tecnologici nella gestione, trattamento, stoccaggio e distribuzione post-raccolto, per contrastare lo spreco alimentare si devono invece introdurre interventi mirati per favorire una migliorare conservazione dei prodotti e un loro consumo più consapevole (FAO, 2024).
Il packaging può svolgere un ruolo fondamentale nella riduzione dello spreco alimentare, grazie a innovazioni nel design e nelle tecnologie che contribuiscono a prolungare la shelf life dei prodotti, monitorarne la freschezza e facilitarne il consumo. L’utilizzo di materiali barriera, atmosfere modificate e tecnologie attive può rallentare il deterioramento degli alimenti, mantenendoli freschi più a lungo e riducendo la necessità di scartarli prematuramente. Inoltre, etichette intelligenti, indicatori di tempo-temperatura e sensori integrati nel packaging possono fornire informazioni in tempo reale sulla freschezza dei prodotti, aiutando i consumatori a fare scelte consapevoli ed evitare di buttare via cibo ancora buono. Infine, packaging con informazioni chiare sulle modalità e i tempi di conservazione possono aiutare i consumatori a gestire meglio il consumo di cibo, evitando sprechi.
Diverse aziende in tutto il mondo stanno già adottando soluzioni innovative nel packaging per contribuire alla riduzione dello spreco alimentare.

 

Aziende come Apeel Sciences e FreshGlow si concentrano sullo sviluppo di soluzioni che prolungano la durata di conservazione degli alimenti, utilizzando rivestimenti naturali o altri elementi per ritardare il deterioramento e mantenere i prodotti freschi più a lungo.

Apeel Sciences è un’azienda californiana fondata da James Rogers nel 2012 con l’obiettivo di combattere lo spreco alimentare. L’azienda ha sviluppato una tecnologia innovativa che consiste in un rivestimento invisibile a base di lipidi vegetali: applicato su frutta e verdura, crea una sorta di “seconda buccia” invisibile, inodore e insapore che rallenta il processo di deperimento, raddoppiando o addirittura triplicando secondo le stime dell’azienda la shelf life dei prodotti.
Il rivestimento è composto da monogliceridi e digliceridi purificati, acidi grassi commestibili che si trovano comunemente come composti naturali nelle bucce, nei semi e nella polpa di frutta, verdura e altre piante. L’azienda ne estrae un olio che viene poi trasformato in una polvere incolore, inodore e insapore e che, con l’aggiunta di acqua, può essere applicato sui prodotti come spray, con un pennello o per immersione. Questo rivestimento protettivo ultrasottile imita lo strato di cuticola naturale sviluppato da molte foglie, steli, frutti e fiori come forma di protezione, bloccando l’ossigeno e l’umidità all’interno, rallentando la velocità con cui il prodotto si deteriora.
Oggi Apeel Sciences collabora con diverse catene di supermercati e produttori in tutto il mondo per ridurre gli sprechi alimentari e garantire prodotti più freschi ai consumatori.

 

FreshPaper di FreshGlow è un’innovazione nata nel 2010 dall’idea di Kavita Shukla, che si ispirò a un antico rimedio indiano a base di spezie per preservare il cibo dalle contaminazioni. Aveva scoperto questo rimedio dopo aver bevuto accidentalmente acqua contaminata durante una visita a sua nonna in India. Colpita dalla sua efficacia, Kavita iniziò a sperimentare fin dalle scuole medie, e mentre studiava al Lemelson-MIT di Harvard sviluppò dei fogli di carta infusi con spezie organiche che rallentano il deterioramento di frutta e verdura, prolungandone fino a quattro volte la freschezza. All’età di 17 anni ottenne il brevetto per quello che sarebbe diventato FreshPaper.
Nel 2010 fondò Fenugreen (oggi The Fresh Glow Co.) per commercializzare FreshPaper. Il progetto ha rapidamente guadagnato numerosi riconoscimenti, tra cui l’Index Award 2013 di The Index Project, per la sua innovazione semplice ma rivoluzionaria.
Oggi FreshPaper è utilizzato in oltre 35 paesi e FreshGlow è una realtà riconosciuta a livello globale per il suo impegno nella lotta allo spreco alimentare e il suo impatto sociale e ambientale positivo. L’azienda continua a innovare, ampliando la sua gamma di prodotti sostenibili per la conservazione degli alimenti.
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Insignia Technologies e Mimica Touch offrono soluzioni innovative per monitorare la freschezza degli alimenti in tempo reale, migliorando la consapevolezza del consumatore riguardo gli sprechi. Le etichette intelligenti di Insignia cambiano colore, mentre Mimica Touch utilizza una tecnologia tattile per indicare lo stato di conservazione del prodotto.

Insignia Technologies, fondata nel 2012, è un’azienda scozzese specializzata in tecnologie e soluzioni di stampa innovative per produrre etichette per imballaggi che cambiano colore in modo semplice ed economico. L’obiettivo principale è quello di ridurre gli sprechi alimentari attraverso il monitoraggio costante della qualità e della freschezza dei prodotti e la comunicazione chiara dello stato di conservazione degli alimenti. Il componente chiave delle etichette intelligenti è costituito da pigmenti intelligenti brevettati da Insignia, che cambiano colore in risposta alle variazioni dei livelli di CO₂ o della temperatura.
Le etichette sono di diverso tipo: possono essere preimpostate per cambiare aspetto dopo un certo periodo di tempo o in base a determinati range di temperatura (FreshTag); possono inoltre indicare ai consumatori da quanto tempo la confezione di un alimento confezionato è aperta (After Opening Timers); oppure, possono evidenziare la presenza di perforazioni nella confezione (Leak Detection Label), in particolare quelle molto piccole (chiamate “pin hole”, letteralmente “buco di spillo”), che minano l’integrità dei prodotti confezionati in atmosfera modificata (contenenti CO₂).
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Mimica Touch fornisce un’indicazione tattile della freschezza del cibo. Ideata nel 2014 da Solveiga Pakštaitė, designer lituana con base a Londra, questa etichetta si deteriora allo stesso ritmo dell’alimento a cui è applicata, grazie a un gel calibrato per decomporsi in modo analogo al cibo.
Inizialmente liscia, la superficie dell’etichetta sviluppa dei rilievi man mano che l’alimento perde freschezza: il gel, dapprima solido, cela i rilievi in plastica sottostanti, ma con il deterioramento si liquefa progressivamente, rendendo evidenti al tatto i rilievi e segnalando così che il cibo ha superato il suo stato ottimale di conservazione. La velocità di deterioramento del gel varia in base alla temperatura ambientale, proprio come avviene per gli alimenti, garantendo così un’indicazione accurata della freschezza del cibo in varie condizioni di conservazione.
Originariamente pensata per le persone con disabilità visive, Mimica Touch si distingue per essere in realtà utile a chiunque, fornendo un modo semplice e intuitivo per valutare la freschezza del cibo. Oltre a ricevere premi e riconoscimenti, questo progetto è risultato tra i progetti finalisti dell’Index Award 2019 di The Index Project.
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Oltre alle etichette intelligenti, sono disponibili applicazioni per la gestione dell’inventario alimentare. NoWaste è un’app danese che aiuta i consumatori a tenere traccia delle date di scadenza degli alimenti nel proprio frigorifero e dispensa, inviando notifiche prima che il cibo vada a male. In questo modo, si incoraggia il consumo tempestivo e si riduce lo spreco domestico.

Tra le applicazioni per la gestione intelligente dell’inventario alimentare presenti sul mercato, possiamo citare NoWaste, nata nel 2015 dal desiderio di fornire uno strumento pratico per affrontare a livello individuale il problema globale dello spreco di cibo. La sua funzionalità principale è facilitare la gestione degli alimenti presenti in dispensa, frigorifero e congelatore. L’utente ha la possibilità di inserire manualmente o scansionare i codici a barre presenti sulle confezioni dei prodotti, impostando le relative date di scadenza. L’applicazione, a sua volta, invierà notifiche tempestive quando un prodotto si avvicina alla data di scadenza, incentivandone così il consumo tempestivo. NoWaste, inoltre, è in grado di suggerire ricette basate sugli ingredienti effettivamente disponibili in casa, promuovendo l’utilizzo delle risorse esistenti prima di procedere all’acquisto di nuovi alimenti. La creazione di liste della spesa direttamente all’interno dell’app contribuisce ulteriormente a evitare acquisti superflui. Tra i punti di forza di NoWaste si evidenzia, oltre all’interfaccia intuitiva, la possibilità di personalizzare l’applicazione in base alle proprie esigenze e preferenze alimentari.

 

Nel tempo sono state sviluppate numerose applicazioni analoghe a NoWaste, come Fridge Pal, Kitche, Pantry Check, SuperCook e molte altre. Ognuna di queste app presenta funzionalità specifiche, come la pianificazione collaborativa dei pasti offerta da Kitche o la gestione dell’inventario con categorie personalizzate di Pantry Check. Tuttavia, la maggior parte condivide un set di funzionalità di base, tra cui la scansione di codici a barre, le notifiche di scadenza, la creazione di liste della spesa ottimizzate e la pianificazione dei pasti in base agli ingredienti disponibili. La scelta dell’app più adatta dipende dalle esigenze e dalle preferenze individuali, identificando quella che meglio si integra con il proprio stile di vita e le proprie abitudini alimentari. Le applicazioni per la gestione intelligente dell’inventario alimentare rappresentano un valido supporto per contrastare il problema dello spreco di cibo, promuovendo un consumo più responsabile e sostenibile delle risorse alimentari. Tuttavia, il loro limite sta nel fatto che la loro efficacia dipende dalla diligenza delle persone nell’aggiornare costantemente l’inventario.

 

L’innovazione nel packaging, come dimostrato dagli esempi presentati, è cruciale per combattere lo spreco alimentare. Tuttavia, un futuro in cui il cibo sia valorizzato e le perdite minimizzate richiede l’impegno di tutti: produttori, distributori, consumatori e istituzioni. Solo adottando un approccio etico e responsabile è possibile costruire un mondo sostenibile.

 

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