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Il packaging attivo antimicrobico sta emergendo come una soluzione innovativa e sostenibile per affrontare le sfide della sicurezza alimentare e della riduzione degli sprechi. La crescente attenzione alla salute e al benessere, in particolare nel settore alimentare, ha favorito l’adozione di soluzioni di confezionamento dotate di proprietà antimicrobiche. Inoltre, i progressi tecnologici, le normative sempre più rigorose e l’enfasi sulle pratiche di imballaggio sostenibile contribuiscono alla crescita del mercato.

L’integrazione di tecnologie avanzate, come il packaging attivo antimicrobico e l’uso della nanotecnologia, sta migliorando l’efficacia degli imballaggi nel preservare la freschezza e la qualità dei prodotti. Man mano che il settore evolve, la convergenza tra innovazione, sostenibilità ed esigenze di sicurezza alimentare rafforza le tendenze dominanti del mercato.

Nel settore del food packaging, i principali fattori limitanti per la conservazione prolungata degli alimenti sono rappresentati dalle contaminazioni microbiche, inclusa la proliferazione di muffe, e dalla perdita di qualità in termini di alterazione dell’aroma e degradazione sensoriale del prodotto. Per questo motivo, lo sviluppo di sistemi di imballaggio avanzati, capaci di garantire sia un’azione antimicrobica sia la protezione delle caratteristiche organolettiche degli alimenti confezionati, sta diventando sempre più cruciale.

Attualmente, diverse tecnologie vengono impiegate per ritardare il deterioramento degli alimenti, tra cui gli imballaggi in atmosfera modificata, il confezionamento sottovuoto, i processi di sterilizzazione e il congelamento. Tuttavia, la tecnologia emergente del packaging attivo offre una soluzione ancora più promettente, permettendo di estendere significativamente la shelf life dei prodotti senza comprometterne le proprietà organolettiche e nutrizionali.

Uno degli aspetti chiave del packaging attivo è la scelta dell’agente attivo da incorporare. Ad esempio, è noto che alcuni oli essenziali estratti da piante e spezie possiedono eccellenti proprietà antimicrobiche e antiossidanti (Prieto et al., 2021), così come alcuni nutrienti vitaminici, tra cui il tocoferolo, citato nel lavoro di Harazna et al. (2024).

Negli ultimi anni, si sono sviluppate soluzioni basate sull’impiego di nanotecnologie per il packaging attivo. L’uso di nanomateriali, come le clay nanostrutturanti, consente di migliorare la barriera ai gas come ossigeno e vapore acqueo quando disperse nella matrice polimerica, e di rilasciare composti attivi con funzione conservante attraverso un meccanismo di drug-delivery (Scatto et al., 2015). Altri sistemi innovativi includono l’impiego di nanotubi di Halloisite, in grado di catturare molecole che accelerano il deterioramento degli alimenti freschi, come l’etilene (Durmaz et al., 2024).

Questi additivi possono essere incorporati nella matrice polimerica e rilasciati progressivamente dal materiale, come nel caso di vaschette o film protettivi. In alternativa, possono essere dispersi in coating superficiali, applicati su substrati polimerici o cellulosici, permettendo così anche ai materiali a base carta di svolgere un ruolo attivo nella conservazione degli alimenti.

In questo numero:

 

Nuovi materiali di packaging attivo eco-compatibili a base di α-tocoferolo/idrossidi doppi stratificati/poli(3-idrossioctanoato) con attività antimicrobica, barriera e antiossidante migliorate.
Tra le varie azioni intraprese per affrontare le problematiche ambientali, quelle legate all’industria del packaging sono particolarmente rilevanti, poiché il settore rimane uno dei maggiori responsabili della produzione di rifiuti plastici post-consumo. In questo studio, per la prima volta, è stata valutata l’applicabilità di un materiale di packaging attivo più sostenibile basato su poli(3-idrossioctanoato) (P(3HO)), un biopolimero di origine batterica, arricchito con nanoparticelle funzionali bidimensionali. In particolare, il P(3HO) combinato con due tipi di idrossidi doppi stratificati (LDHs) modificati con α-tocoferolo (un tipo di vitamina E) è stato impiegato per la fabbricazione di film polimerici nanocompositi, e ne è stata condotta un’indagine approfondita in termini di struttura e proprietà rilevanti (meccaniche, barriera, battericide e antiossidanti).

 

https://doi.org/10.1016/j.cej.2024.156959

 

 

Configurazione di un sistema di packaging attivo combinato con atmosfera modificata e controllo antimicrobico per preservare la freschezza delle fragole.
La fragola è un frutto ampiamente consumato in tutto il mondo, ma altamente deperibile e suscettibile al deterioramento causato da microrganismi come Botrytis cinerea. Questo studio propone una soluzione di packaging integrata che combina diverse tecniche di conservazione per prolungare la shelf-life delle fragole. Inizialmente, sono stati determinati i tassi di respirazione dei frutti. Successivamente, è stato sviluppato un sistema di packaging in atmosfera modificata (MAP) tramite vassoi in acido polilattico (PLA) termosaldati con una perforazione sulla copertura superiore.

 

https://doi.org/10.1016/j.fpsl.2024.101390

 

 

Film di packaging attivo a base di poli(butilene succinato) rinforzati con nanotubi di alloisite alcalini: produzione, proprietà e applicazioni per il confezionamento della frutta.
Nanotubi di alloisite trattati in ambiente alcalino (aHal) sono stati incorporati in una matrice di poli(butilene succinato) (PBS) utilizzando tecniche di melt blending e solvent casting per migliorare le proprietà funzionali dei film ottenuti. Questi film sono stati caratterizzati in termini di proprietà morfologiche, termiche, meccaniche, antibatteriche, barriera e di cattura dell’etilene per il loro potenziale impiego nel confezionamento di alimenti freschi.

 

https://doi.org/10.1016/j.clay.2024.107517

 

 

Recenti progressi nei nanomateriali applicati al packaging alimentare attivo: sintesi, applicazioni e prospettive future.
Il packaging alimentare attivo ha suscitato un crescente interesse grazie al suo potenziale di prolungare la shelf-life degli alimenti. Per migliorare le sue prestazioni, i nanomateriali sono stati ampiamente impiegati grazie alla loro elevata superficie specifica e ai numerosi siti attivi. In questo studio, ci concentriamo principalmente sul packaging alimentare attivo basato su nanomateriali e sulla sua applicazione per ritardare il deterioramento degli alimenti ed estenderne la shelf-life.

 

https://doi.org/10.1016/j.foodcont.2024.110542

 

 

Oli essenziali e la loro applicazione nei sistemi di packaging attivo: una review.
L’industria alimentare è in continua evoluzione grazie all’applicazione di strumenti e ingredienti innovativi, orientati verso soluzioni più efficaci, sicure, naturali ed eco-compatibili per soddisfare le esigenze dei consumatori. In questo contesto, le fonti naturali, come foglie, semi, bucce o polpa inutilizzata, rappresentano una risorsa preziosa di composti bioattivi, tra cui gli oli essenziali (EOs), noti per le loro proprietà antiossidanti e antimicrobiche, che possono essere impiegati come additivi naturali nelle applicazioni di packaging.

 

https://doi.org/10.3390/resources10010007

 

 

Nanocompositi polimerici attivi: applicazione nei polimeri termoplastici.
I nanocompositi polimerici rappresentano una nuova classe di materiali innovativi, in cui riempitivi ben dispersi, aventi almeno una dimensione nell’ordine dei nanometri, vengono incorporati in una matrice polimerica organica. Grazie alla dispersione su scala nanometrica, i nanocompositi polimerici mostrano proprietà meccaniche, termiche e chimiche migliorate rispetto ai polimeri puri o ai compositi convenzionali.

 

https://doi.org/10.1063/1.4965505