[10.La parola a… Enrico Barboglio, Direttore Acimga
Mettiamo le cose al loro posto
di
Acimga
«Fare informazione e comunicare correttamente ai consumatori il valore dell’imballaggio, sono temi prioritari per Acimga.
Per l’Associazione costruttori italiani macchine per l’industria grafica, cartotecnica, cartaria, di trasformazione e affini è infatti prioritario mettere in chiaro che l’intera filiera del packaging, a partire dalle materie prime, passando per i fornitori di tecnologie, per arrivare al fine vita dei prodotti, si sta muovendo con grande determinazione in un’ottica di sostenibilità.
Riteniamo, quindi, nostro compito adoperarci per contrastare messaggi fuorvianti e non suffragati da evidenze scientifiche, che determinano nelle persone un calo di credibilità nei confronti del packaging.
Va considerato poi che operiamo in un Paese che può vantare un modello di eccellenza nel campo del riciclo dei materiali da imballaggio, ma anche comprovate capacità nel campo delle tecnologie di trasformazione, confezionamento, riciclo.
Comunicazione e stampa
L’Italia può, in particolare, fare affidamento su un’industria delle macchine da stampa e accoppiamento all’avanguardia, guidata dall’esigenza dei converter di soddisfare le crescenti attese in termini di sostenibilità dei materiali.
Per dirla in altro modo, tanta intelligenza e molti investimenti sono stati messi in campo dalle nostre aziende associate per far sì che il processo si realizzi nel rispetto delle caratteristiche e delle qualità dei materiali da trasformare, evitando così qualsiasi distonia tra input e output.
D’altronde, il mercato vuole packaging funzionali che, oltre a proteggere il bene, sappiano informare il consumatore.
La nostra attenzione, va da sé, è alle funzioni informative che ha la stampa sugli imballaggi, essenziale per garantire al consumatore l’accesso a indicazioni relative al prodotto e al produttore, nonché alle corrette modalità d’uso e di fruizione, magari aggiungendo informazioni on line, grazie a QR Code, digital watermark o digimarc barcode.
Tutto questo deve essere “raccontato” attraverso packaging realizzati con materiali, inchiostri, adesivi, nonché macchinari che garantiscano le migliori condizioni d’impiego, di sicurezza d’uso e adeguata riciclabilità o compostabilità.
Il ruolo della tecnologia
Se come detto, da un lato i costruttori italiani di macchine sono influenzati dalla richiesta di packaging funzionali all’industria del recupero e del riciclo, dall’altro non mancano aspetti intrinsechi all’evoluzione tecnologica degli impianti.
Molto è stato fatto in questo campo per ridurre i consumi energetici, scesi nell’ultimo decennio mediamente del 50%, ma anche per minimizzare gli scarti di avviamento e gli sfridi di lavorazione.
Resta il fatto che la richiesta di prodotti con prestazioni superiori da un punto di vista ambientale ne abbia guidato lo sviluppo, con l’obiettivo di dare comunque risposte efficienti al mutare delle esigenze: dai materiali con ridotti spessori, ai film bio-based, ai nuovi trattamenti per la carta.
Tutte cose importanti da comunicare a un consumatore che, d’altro canto, chiede sempre più alle aziende di rendere conto della loro sostenibilità.
In tal senso, Acimga ha contribuito a definire il Progetto Sostenibilità ed Economia circolare della Federazione Carta e Grafica, di cui fa parte, che è pensato per fornire un concreto sostegno pratico-organizzativo agli associati, grazie a strumenti studiati per una rendicontazione ambientale, sociale ed economica rispondente agli standard internazionali e alle aspettative sia di clienti e fornitori sia della finanza privata e pubblica.
In definitiva, si tratta di una partita molto complessa, che è sicuramente difficile da far comprendere al consumatore che vede solo la confezione che ha tra le mani: forse, però, sarebbe sufficiente spiegargli che “l’imballaggio è il prodotto”, e non si può avere l’uno senza l’altro, e un’intera filiera che sta lavorando per renderlo sempre migliore».